L'Antelao all'alba dietro alle Zime de Cajada, dalla quota 1766 m delle Crode de la Racheta, 06/01/2019

Esplorando la foresta di Cajada, parte I: Crode de la Racheta 1776 m da Sud e Cima Tanzon da Nord

L’ampia conca boschiva di Cajada e le cime che la delimitano costituiscono un’area estremamente pregiata dal punto di vista panoramico e naturalistico, dove è possibile incontrare branchi numerosi di cervi e camosci, la Salamandra atra e non è affatto infrequente l’avvistamento dell’aquila.
Le informazioni su quest’area presenti sull’ottima guida della Schiara di Piero Rossi, meno complete e sistematiche rispetto alla media di quel libro, sono state integrate negli scorsi anni dall’eccellente serie di articoli pubblicati da Pietro Sommavilla e Bepi Nart su Le Alpi Venete. Eppure anche questi articoli lasciano ancora lo spazio per dire qualcosa di inedito, vie di salita alle cime e passaggi da camosci che, pur essendo probabilmente già stati percorsi in passato (la zona è stata frequentata fin dai tempi antichi da cacciatori, pastori e boscaioli), non sono mai stati relazionati ed aspettavano di essere riscoperti autonomamente.
Sono percorsi di stampo venatorio, dalle difficoltà alpinistiche moderate o basse ma generalmente su terreno impervio, spesso suggeriti dai movimenti dei branchi di camosci che popolano gli erti pascoli sopra la foresta. Inizierò parlando dei primi due che ho individuato e verificato, con ogni probabilità i meno ardui, in futuro aggiungerò altri articoli alla serie man mano che riuscirò ad esplorare gli altri percorsi che ho ipotizzato.

Sotto le crode degli Sfornioi

Sui passi dei camosci: Il Viàz del Fonch

Nel Bellunese, il termine “viàz” indica percorsi generalmente in cengia utilizzati dai camosci nei loro spostamenti e dai cacciatori che davano loro la caccia nei tempi passati. Sono itinerari solitamente molto esposti e di difficile orientamento, su terreno infido e difficilmente proteggibile, che spesso presentano passaggi da superare arrampicando.
Uno di questi percorsi è il Viàz del Fonch, che corre per cenge lungo le pareti degli Sfornioi, alto sopra la Val Bosconero prima e la Val Campestrin poi, collegando Forcella Ciavazòle con Forcella del Matt.