Cima della Gardesana da Le Forzelète

Monti solitari e malinconia autunnale: Cima della Gardesana, 2446 m

Il possente torrione della Cima della Gardesana si erge al confine tra la Val Zoldana e l’ Agordino, dividendo con la sua cresta e la Cima de le Forzelete l’ erboso circo glaciale del Van de la Gardesana dalle sterminate ghiaie del Vant de le Forzele più in basso a nord. Sembra una cima poco frequentata, forse anche a causa dell’ avvicinamento lungo e faticoso, ma offre una salita piuttosto divertente e una grande varietà di panorami, dalle vicine cime del gruppo del S. Sebastiano – Tamer ai giganti delle Dolomiti in lontananza. La via normale, che segue in buona parte la cresta nordest, si svolge per cenge e canalini friabili e talvolta esposti ma non molto difficili, presentando come massima difficoltà uno o due passaggi attorno al II grado.

Lo Sfornioi Nord dalla Forcella dei Pupe

Per cenge e camini sulla montagna dei Pupe: Sfornioi Nord, 2410 m

È il 7 agosto, e sono tornato appena la notte prima da un magnifico trekking di sei giorni nel sud dell’ Islanda. Avrei bisogno di riposare, ma il cielo è finalmente terso dopo settimane di tempo indecente, e sprecare una giornata del genere sarebbe un crimine. Raggiungo un compromesso: approfitto della mattina per racimolare qualche ora di sonno, e dopo un rapido pranzo scappo via alla volta di Passo Cibiana.

Nel mirino, una salita breve che rimando da qualche tempo: lo Sfornioi Nord, dirimpettaio meno appariscente del più popolare Sassolungo di Cibiana, che tuttavia si fa apprezzare per la vista grandiosa che offre sulle cime del Bosconero e per i Pupe, i due peculiari gendarmi che ornano la forcella appena sotto al castello sommitale. La difficoltà tecnica è modesta, qualche passaggio di I e uno di II, ma il fondo è sempre piuttosto instabile e richiede buona confidenza su ghiaie ripide.