Sotto le crode degli Sfornioi

Sui passi dei camosci: Il Viàz del Fonch

Nel Bellunese, il termine “viàz” indica percorsi generalmente in cengia utilizzati dai camosci nei loro spostamenti e dai cacciatori che davano loro la caccia nei tempi passati. Sono itinerari solitamente molto esposti e di difficile orientamento, su terreno infido e difficilmente proteggibile, che spesso presentano passaggi da superare arrampicando.
Uno di questi percorsi è il Viàz del Fonch, che corre per cenge lungo le pareti degli Sfornioi, alto sopra la Val Bosconero prima e la Val Campestrin poi, collegando Forcella Ciavazòle con Forcella del Matt.

Lo Sfornioi Nord dalla Forcella dei Pupe

Per cenge e camini sulla montagna dei Pupe: Sfornioi Nord, 2410 m

È il 7 agosto, e sono tornato appena la notte prima da un magnifico trekking di sei giorni nel sud dell’ Islanda. Avrei bisogno di riposare, ma il cielo è finalmente terso dopo settimane di tempo indecente, e sprecare una giornata del genere sarebbe un crimine. Raggiungo un compromesso: approfitto della mattina per racimolare qualche ora di sonno, e dopo un rapido pranzo scappo via alla volta di Passo Cibiana.

Nel mirino, una salita breve che rimando da qualche tempo: lo Sfornioi Nord, dirimpettaio meno appariscente del più popolare Sassolungo di Cibiana, che tuttavia si fa apprezzare per la vista grandiosa che offre sulle cime del Bosconero e per i Pupe, i due peculiari gendarmi che ornano la forcella appena sotto al castello sommitale. La difficoltà tecnica è modesta, qualche passaggio di I e uno di II, ma il fondo è sempre piuttosto instabile e richiede buona confidenza su ghiaie ripide.