La Torre di Pescors all'alba da Cima Tanzon, 28/04/2018

Se non riesce alla prima, provaci ancora: Torre di Pescors 1950 m

La Torre di Pescors è l’estetica zanna con cui termina l’insieme caotico di guglie e pilastri a canne d’organo che sostengono la spalla erbosa della Pala Bassana, lungo la cresta orientale del Pelf. Una vetta secondaria e dalla quota modesta, che tuttavia cattura lo sguardo e l’immaginazione grazie alla sua sagoma ardita e rapace e all’esclusività della sua vetta, custodita da una via normale breve ma piuttosto selettiva, sia per la pura difficoltà tecnica che per il terreno insidioso su cui si svolge. Pur essendo nel complesso più rocciosa e “convenzionale” della normale al Sass de Mel poco distante, impegna maggiormente dal punto di vista tecnico e richiede comunque dimestichezza con il complesso mix di roccia e ripidi verdi tipico delle cime che orlano la conca di Cajada.

Il repulsivo versante sud-ovest del monte, dove corre la via normale.

Alle montagne della follia: Sass de Mel 2075 m

Quando ho visto per la prima volta il Sass de Mel ne sono subito rimasto affascinato, un enorme macigno apparentemente inespugnabile, custodito ovunque da pareti di roccia friabile e dirupi di erba verticale difficilmente proteggibili. L’unico punto debole, la parete che precipita su Forcella Caneva, una sequenza enigmatica di esili cengette e ripidissimi canali di rocce inerbate che permette di guadagnare i prati sospesi che scendono dalla vetta. La difficoltà tecnica è moderata, concentrata principalmente in pochi metri di II grado, ma è esacerbata dal terreno infido e dall’esposizione costante che non concede tregua per buona parte della salita.

Ogni volta che mi avventuravo nella foresta di Cajada il Sass de Mel era lì davanti ai miei occhi, una sfida che ancora non osavo raccogliere. Arriva l’ultimo finesettimana di settembre, forse l’ultimo utile prima che arrivi la neve; forte dell’esperienza di due anni passati a ravanare dietro ai camosci tra le Dolomiti Bellunesi e quelle friulane mi decido a tentare la salita: se non sono pronto adesso non lo sarò mai.